IL BRUTTO ANATROCCOLO

Consigliamo a tutti la bellissima fiaba:

Mercoledì 15 marzo

-La possiamo rivedere la fiaba del Brutto Anatroccolo?- ci hanno chiesto i bambini!


Il brutto anatroccolo: la fiaba della fiducia in sè

Questa fiaba è una potente iniezione di fiducia: dà al bambino la forza per affermarsi proprio quando gli sembra che tutto e tutti siano contro di lui


Ogni bambino è…un brutto anatroccolo!

Se c’è un periodo della vita nel quale è facile sentirsi inadeguati è proprio l’infanzia. Durante questa fase si ricevono le critiche più incessanti e feroci: sei pasticcione, distratto, incostante, cattivo, pauroso, timido o screanzato. Alcuni di questi rilievi sono veri: i bambini devono imparare tutto.

Accanto all’entusiasmo e alla curiosità per un mondo che ancora non conosce, i bambini provano sconforto e frustrazione per il proprio essere inadatto, simboleggiato nella fiaba da un aspetto grigio e sgraziato.

È di grande consolazione scoprire che tutto ciò è “normale”: un cigno, da piccolo, non può che essere fatto così.

La fiaba dice di più. 

Gli adulti hanno spesso la presunzione di sapere “chi” sono i loro bambini, a dispetto di ogni ragionevolezza. Il brutto anatroccolo è grigio invece che giallo, grosso invece che minuto, è nato un giorno dopo gli altri eppure… di sicuro è un’anatra.

È dura per un bambino difendere la propria individualità, ma ce la può fare se mantiene viva dentro di sé quella voce che dice “non ti fermare qui, non è posto per te”.

Tira fuori la tua vera natura


Questa fiaba è un invito coraggioso a non tradire mai ciò che si è, anche quando non si ricevono conferme dagli altri. L’anatroccolo potrebbe, in qualche modo, rassegnarsi alla sua situazione, vivere passivamente le critiche che riceve e incassarle. Al contrario scappa più volte: c’è una forza istintiva in questo piccolo che lo porta a non arrendersi: le sue fughe sono il simbolo della sua natura selvaggia che non ha alcuna disponibilità a “omologarsi”. La ricerca della propria individualità passa attraverso l’identificazione in un gruppo. Protetti da caratteristiche e comportamenti condivisi, ci si può riconoscere, fortificare e crescere. Attuato questo passaggio, si diventa adulti. Eccolo, il brutto anatroccolo in mezzo ai cigni: finalmente è se stesso e nello stesso tempo è un altro, un cigno adulto.

I bambini, a questo punto della fiaba, esclamano: “Ma è un altro!”. Lo dicono prima con stupore, poi con ammirazione.

Racconta questa fiaba quando…

  • I suoi amichetti lo prendono in giro perché – ad esempio – è timido o pauroso;
  • Alla scuola dell’infanzia non riesce a farsi degli amici;
  • Piange perché non riesce a fare qualcosa;
  • Ha momenti di grande timidezza;

La fiaba

Nel nido di mamma anatra tutte le uova si erano aperte, tranne uno. Così, mentre i suoi graziosi anatroccoli gialli già pigolavano tra l’erba, mamma anatra si impegnò a covare ancora l’uovo chiuso, finché non si aprì. Ne uscì un anatroccolo grigio e sgraziato.

Benché tutti deridessero l’ultimo nato, mamma anatra aveva fiducia: nuotava bene, era di buon carattere e sarebbe cresciuto. Se non era bello, pazienza, in fondo per un maschio è un fattore secondario… Ma per il piccolo la situazione non era facile: galline e anatre lo urtavano, il tacchino lo impauriva, il fattore lo prendeva a calci e i suoi fratelli non perdevano occasione per deriderlo e maltrattarlo. Il brutto anatroccolo decise di scappare, ma le cose non migliorarono. Una gallina gli chiese se sapeva deporre le uova e un gatto gli chiese se faceva la ruota come i tacchini. Egli non era in grado di fare niente di tutto ciò. Si allontanò ancora una volta, mentre l’inverno cominciava a gelare gli stagni. Furono mesi lunghi e duri, ma alla fine il sole tornò a riscaldare la terra e sullo stagno illuminato l’anatroccolo si fermò ad ammirare la grazia di tre cigni superbi. Posato lo sguardo sull’acqua, si accorse che la sua immagine era identica alla loro. Mentre i tre cigni gli andavano incontro per accoglierlo, un ragazzo dalla riva  lodò la sua eleganza. Il brutto anatroccolo, era diventato uno splendido cigno che aveva incontrato la bellissima cigno femmina.

Cfr: https://www.youtube.com/watch?v=9Chb63mRPaY