LA SITUAZIONE DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA PARITARIE È SEMPRE PIÙ GRAVE

Sapevate che:

Le scuole dell’infanzia paritarie del Veneto accolgono circa il 70% dei bambini che chiedono il servizio pubblico dell’istruzione perché lo stato non possiede strutture per tutti. Nelle altre regioni le scuole dell’infanzia statali sono in misura molto maggiore: fino al 98%.



La famiglia di un bambino che frequenta la scuola dell’infanzia paritaria è penalizzata, nel triennio di frequenza, di oltre 12.000€ rispetto a quella di un bambino che frequenta la stessa scuola statale, in quanto, oltre a pagarsi la retta, deve pagare, attraverso le tasse il servizio pubblico, anche se non ne usufruisce.
In Veneto quasi il 70% delle famiglie subiscono questa iniqua penalizzazione.
Le scuole paritarie offrono una elevata qualità di servizio e sono molto competitive: il costo medio mensile per ogni bambino è di 280€,contro 611€ della scuola statale (in Germania il costo è di 400€ al mese/bambino).
Ogni anno le scuole dell’infanzia paritarie del Veneto fanno risparmiare allo Stato in Veneto 520 milioni di euro; la Regione stanzia per esse solo 14,5 milioni e, attraverso la tassa dell’IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive), se ne riprende circa 5 milioni. Non avendo fini di lucro in altre regioni d’Italia sono esentate dal pagamento dell’IRAP.

Come mai?


Come mai una realtà bella, originale, storica e competitiva del Veneto diventa un danno per noi cittadini? Perché i politici in decenni non hanno ancora regolato finanziariamente il settore e ristabilito equità tra le famiglie? Perché la Regione del Veneto continua a darci l’elemosina di 15 euro di media per bambino al mese?

Cosa Chiediamo?


Alla Regione Veneto di aumentare a 30 milioni di euro annui il contributo annuo alle scuole dell’infanzia paritarie. Corrisponde ad un aumento di 1 millesimo del Bilancio regionale. L’aumento del contributo regionale (pari oggi a circa 14,5 milioni di euro) potrebbe essere dato da due voci: l’esenzione dall’IRAP (circa 5 milioni) e 10 milioni dei contributi stanziati per l’identità veneta (per la quale la Regione prevede uno stanziamento di 100 milioni). Non sono forse queste scuole di comunità un primo importante elemento della nostra identità?
Non è una questione ideologica: noi cittadini vogliamo uno stato che regoli la parità di doveri e diritti tra le famiglie, eliminando i privilegi e valorizzando il lavoro, la competitività e la cultura: valori di cui ogni stato ha bisogno per crescere.
NOSTRO IMPEGNO È FAR CAPIRE AI GENITORI E A TUTTI I CITTADINI LA GRAVITÀ DI QUESTO PROBLEMA E PREMERE AFFINCHE LA POLITICA E L’INFORMAZIONE NE FAVORISCANO, DA SUBITO, LA SOLUZIONE!


Cosa Fare?

Prima di tutto che ciascuno di voi informi gli amici e si attivi
Presto vi chiederemo di spedire delle mail ai Consiglieri Regionali e ai Parlamentari del Veneto, successivamente al Governo italiano. Dobbiamo “pretendere” dai nostri rappresentanti nelle istituzioni, di impegnarsi per una piena parità nelle scuole dell’infanzia e equità tra le famiglie.
Presto costruiremo un Blog nel sito di Telechiara per facilitare le comunicazioni.
La nostra è una battaglia per la giustizia e per impedire che chiudano molte scuole dell’infanzia paritarie che sono una grande ricchezza per la comunità!
L’alternativa alla chiusura della scuola è, purtroppo, l’aumento della retta a carico dei genitori: altro che politica a favore della famiglia sbandierata da tutte le parti!
La nostra voce, le nostre proteste e la nostra partecipazione è accanto a quella delle organizzazioni del settore come la FISM

Il Coordinamento genitori, insegnanti e gestori delle scuole dell’infanzia paritarie del Veneto

Contattateci e mettetevi in rete: comitatoscuoleinfanzia@gmail.com

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