Settimana dal 18 al 22 Ottobre 2021
Cari amici anche ad Elmer piacciono le storie come a tutti noi bambini…
A raccontarla è l’elefante più anziano che dice che la storia parla di un bambino, ed Elmer è felice di ascoltare e si diverte!
Chissà… perché?
PASSEGGIATA DI UN DISTRATTO
Testo tratto da :Favole al telefono di Gianni Rodari Emme Edizioni
–Mamma, vado a fare una passeggiata.
-Va’ pure, Giovanni, ma sta’ attento quando attraversi la strada.
–Va bene, mamma. Ciao, mamma.
-Sei sempre tanto distratto.
–Si, mamma. -Ciao, mamma.
Giovannino esce allegramente e per il primo tratto di strada fa bene attenzione. Ogni tanto si ferma e si tocca.
–Ci sono tutto? Si, e ride da solo. È così contento di stare attento che si mette a saltellare come un passero, ma poi s’incanta a guardare le vetrine, le macchine, le nuvole, e per forza cominciano i guai.
Un signore, molto gentilmente, lo rimprovera: -Ma che distratto, sei. -Vedi? Hai già perso una mano.
–Uh, è proprio vero. Ma che distratto, sono. Si mette a cercare lamano e invece trova un barattolo vuoto. –Sarà proprio vuoto? Vediamo. E cosa c’era dentro prima che fosse vuoto? Non sarà mica sempre stato vuoto fin dal primo giorno…
Giovanni si dimentica di cercare la mano, poi si dimentica anche del barattolo, perché ha visto un cane zoppo, ed ecco per raggiungere il cane zoppo prima che volti l’angolo perde tutto un braccio. Ma non se ne accorge nemmeno, e continua a correre. Una buona donna lo chiama: -Giovanni, Giovanni, il tuo braccio! Macché, non sente.
Pazienza, dice la buona donna. Glielo porterò alla sua mamma. E va a casa della mamma di Giovanni.
-Signora ho qui il braccio del suo figliolo.
-Oh, quel distratto. Io non so più cosa fare e cosa dire.
-Eh, si sa, i bambini sono tutti così.
Dopo un po’ arriva un’altra brava donna.
-Signora, ho trovato un piede.
-Non sarà mica del suo Giovanni?
-Ma si che è suo, lo riconosco dalla scarpa col buco.
-Oh, che figlio distratto mi è toccato.
-Non so più cosa fare e cosa dire.
-Eh, si sa, i bambini sono tutti così.
Dopo un altro po’ arriva una vecchietta, poi il garzone del fornaio, poi un tranviere e perfino un a maestra in pensione, e tutti portano qualche pezzetto di Giovanni: una gamba, un orecchio, il naso.
-Ma ci può essere un ragazzo più distratto del mio?
-Eh, signora, i bambini sono tutti così.
Finalmente arriva Giovanni saltellando su una gamba sola, senza più orecchie né braccia, ma allegro come sempre, allegro come un passero, e la sua mamma scuote la testa, lo rimette a posto e gli dà un bacio.
–Manca niente, mamma? Sono stato bravo, mamma?
-Siiiiii, Giovanni, sei stato proprio bravo!
GUARDA IL VIDEO (LINK)saltando gli annunci.
Giovannino ha fatto ridere anche noi che come lui perdiamo sempre le nostre cose…
Ci siamo perciò messi a lavorare cercando di: identificarci se siamo maschi oppure femmine, di riconoscere le parti del nostro corpo e di ricomporle.
I bambini di tre anni si sono divertiti a guardarsi l’un l’altro, pronunciando il loro nome e anche quello degli amici.
Hanno colorato l’immagine corrispondente.
Hanno poi aggiunto gli occhi, il naso, la bocca e il colore al viso che aveva perso un po’ tutto. Poi hanno colorato.
I bambini di quattro e cinque anni hanno colorato, ritagliato e ricomposto la loro figura corrispondente.
Infine abbiamo pensato di aiutare Giovannino a ricomporsi.
Abbiamo ritagliato le varie parti del corpo e ricomposto la figura che è venuta benissimo.
E’ davvero bello e divertente conoscere il nostro corpo, le sue parti e soprattutto poter vedere, ascoltare, toccare, annusare, saltare, camminare, giocare!.
Category: Senza categoria