“A TVlandia succede…”!
19 – 23 luglio 2021 TERZA SETTIMANA
Programma speciale:
CASA DOLCE CASA
Liberamente tratto da: “Casa dolce casa”
di Grazia Mauri Edizioni didattiche Gulliver
TVlandia è un mondo davvero speciale, non potete immaginare quale storia abbiamo vissuto….
Un topolino sventurato riesce e risolvere un grosso problema….
CASA DOLCE CASA
Il topo Leonida avanzava tra le foglie con una valigia che sembrava pesantissima.
Camminava da ore e cominciava ad essere stanco.
Si fermò e, mentre riposava sopra un cuscino di muschio, atterrò lì vicino un merlo elegante, penne nere lucide, becco giallo brillante e un cappello sulla testa.
Con una punta di curiosità nella voce, il merlo chiese:
-E tu chi sei?
-Leonida, tanto piacere! – disse il topo. – Cerco casa, sai dove posso trovarne una?
Il merlo lo fissò: – Una casa? Poverino, è tardi, tutte le tane e i buchi, i rifugi caldi e gli angolini nascosti che c’erano nel bosco ormai sono già stati affittati per l’inverno.
-Accipicchia, adesso come faccio?! – sospirò Leonida. -Sta anche arrivando la notte! Qui fuori rischio la vita. Aiutatemi!
-Fammi pensare… è una situazione difficile… – disse facendo saettare lo sguardo fino a che inquadrò il fungo Annibale.
-Buon pomeriggio, Annibale Porcino. Che ne pensi di affittare il tuo gambo vuoto a questo topino di passaggio?
Il fungo spalancò gli occhi stupefatto, poi disse: – Sei matto? Non affitto casa mia a uno sconosciuto.
-Leonida, tanto piacere! – disse il topo. – Adesso ci conosciamo.
-Spiritosone! Non affitto ugualmente! Vattene altrove a cercar casa!
Ma il merlo insistette: – Perché no? Hai un appartamento vuoto.
-Già, perché no? – chiese anche Leonida che non vedeva l’ora di farsi una doccia calda e ficcarsi in un comodo letto per riposare.
Annibale si grattò il cappello marrone.
-Sono fatti miei! Figurati se affitto a quello lì… disse indicando il topo. – Primo non lo conosco, non so chi è; secondo, è straniero… e se non mi paga l’affitto?
-Guardi che io sono un topo educato! Si sentì in dovere di dire Leonida. -Pagherei l’affitto e avrei cura della sua casa fino a primavera. Per favore…
Annibale non volle sentir ragioni: – Dicono tutti così, poi una volta che hanno la casa a loro disposizione, fanno i padroni, mi lasciano vermi rinsecchiti dappertutto, zampate di fango sul tappeto del salotto, briciole di formaggio sul divano e, peggio ancora, se gli viene voglia, escono sul balcone della camera, mi staccano un angolo di cappello e lo rosicchiano tranquillamente!
Non ci fu verso di convincere il fungo Annibale a cambiare idea.
-Se proprio vuoi aiutare questo topo, – disse rivolto al merlo – portalo nel tuo nido.
-Ah, buona idea! – esclamò il merlo.
-No no, grazie per l’interessamento gentilissimo merlo ma non posso scalare un tronco per raggiungere il tuo nido… soffro di vertigini.
Il merlo si guardò le zampe pensieroso.
-Comunque sia, non puoi restare qui! Se solo quel testardo di Annibale Porcino… Bah! Inutile ripensarci…
Leonida e il merlo rimasero lì, fermi dev’erano, con la nebbia che ormai calava sul bosco.
Proprio quando non avevano più idee e neanche speranze, sentirono una voce venire da un cespuglio:
-Potresti abitare de me, Leonida
Il merlo abbassò la testa e fece una gran corsa fino al cespuglio. I due trovarono una calza di lana a righe.
-Piacere, sono Calza. Mi pare di aver sentito che cerchi casa. Io ho un appartamento libero e ben riscaldato… bagno con vasca e doccia, cucina…. poi ho un buco nel tallone e cioè due ingressi.
Leonida non stava più nella pelle: – Affare fatto, porto dentro la mia roba!
Anche merlo fischiava soddisfatto, ma si ricordò di chiedere: – Quant’è l’affitto?
La calza rise divertita.
-Pagherai raccontandomi una storia al giorno, lunga o corta non importa, basta che sia una storia.
-Una storia? – chiesero.
-Sì, ho abitato fino a poco tempo fa con la mia gemella… stavamo sempre a chiacchierare! Poi il vento mi ha soffiato via dal filo dove ero stesa ad asciugare e sono finita qui.
Ho bisogno di parole e di storie per non soffrire di solitudine.
-Ed eccoci, – disse Leonida mentre sistemava la valigia in quella che sarebbe stata la sua nuova casa – comincio subito a pagare l’affitto…
Grazia Mauri
Abbiamo costruito “il topolino piatto”
Anche noi vogliamo aiutare il topolino costruendogli una casetta: un BILOCALE APRIBILE con i contenitori delle uova eil guscio delle noci.
L’interno del bilocale l’abbiamo colorato di giallo e l’esterno di verde in modo che si possa mimetizzare con l’erba.
Inoltre abbiamo pensato di cucire per il topolino Leonida una bella calzetta dove riporre formaggio oppure altre provviste.
Il giovedì ecco attenderci una caccia al tesoro speciale!
Ecco gli indovinelli della terza settimana!

-
- Ho le piume nere, il becco arancione e indosso un vestito davvero elegantone.. chi sono? (IL MERLO)
- Sto dritto su un solo piede, ho un cappello marrone e un bianco vestito, sono un po’ antipatico e non voglio dare a nessuno l’affitto. Sono… (ANNIBALE PORCINO)
- Avevo una gemella da cui il vento mi ha separato, ma ora un nuovo amico che mu racconta le storie ho trovato (CALZA)
- Cercavo una casa nel bosco con la mia valigia pesantissima e ne ho trovata una di lana e con due ingressi davvero bellissima. (TOPO LEONIDA)
- Come si chiama la casa degli animali con le piume che fanno le uova (POLLAIO/NIDO)
- Siamo piccole e nere e camminiamo in fila indiana e per risolvere l’indovinello devi dirmi come si chiama la nostra casa. (FORMICAIO)
- Se lo vedi è molto brutto, se lo senti puzza tutto, se lo tocchi è setoloso, se lo assaggi è gustoso. Che sarà quest’animale? Certamente è il… (MAIALE)
- Sono tutto colorato, compaio dopo la pioggia quando torna a splendere il sole. Faccio rima con terreno e mi chiamo… (ARCOBALENO)
- Ha la testa incoronata, canta l’inizio della giornata. Sempre fiero come un guerriero, sta sul piedistallo, è il… (GALLO)
- Non mi tolgo mai il pigiama e non dormo sopra un letto, ho la coda e la criniera, ma non sono un cavallo sai non sono. (ZEBRA)
Ed ora indovinate che tesoro abbiamo trovato!
UN CESTO DI ERBE AROMATICHE
da usare nella nostra
“CASA DOLCE CASA”
Ci siamo divertiti ad osservare, toccare le erbe, a odorarle, a pensare al loro utilizzo in cucina….
Abbiamo disegnato….
Venerdì ci siamo divertiti con il percorso motorio…
Abbiamo fatto finta di essere il topolino alla ricerca di una casa.
Che emozione!!!
E per finire abbiamo trovato la calza!!!!! E siamo entrati dentro!!!!
Anche ognuno di noi ha una casa bellissima che è situata in un comune dove c’è una via e la nostra casa ha un numero!!!
Evviva!
CASA DOLCE CASA!
Grazie per l’attenzione!
Ciao! Appuntamento alla prossima settimana!
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