Progetto…costruisco… (2016-2017)

Progettazione Educativo Didattica
Anno Scolastico 2016-2017 

“PROGETTO…COSTRUISCO
MI PRENDO CURA…”
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Scuola dell’Infanzia “Maria Immacolata”
Monteortone – Abano Terme –PD

 La scuola dell’infanzia si propone di offrire ai bambini e alle bambine un ambiente sereno, dove si pone attenzione alla vita di relazione, all’amicizia e alla collaborazione, nel rispetto del ritmo di sviluppo e di apprendimento di ciascuno.

Essa si prefigge le finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza.

Consolidare l’identità vuol dire sperimentare diversi ruoli (figlio, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, membro di un gruppo, appartenente a una comunità sempre più ampia e caratterizzata da valori comuni, abitudini, linguaggi, riti, ruoli.

Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e negli altri e provare soddisfazione nel fare da sé.

Acquisire competenze significa essere in grado di giocare, muoversi, manipolare, curiosare, domandare, imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione ecc.

Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato (percepire la presenza dell’altro, piccole regole, reciprocità dell’ascolto ecc.).

Tali finalità sono perseguibili attraverso un ambiente di vita e di apprendimento dove concorrono la professionalità e l’intenzionalità di ciascuno.

Premessa

Viviamo in un’epoca dove i valori della collaborazione, dell’altruismo, del saper fare gioco di squadra rinunciando all’individualismo in favore del bene comune, sono fortemente in crisi. Predomina l’imperativo apparire anziché essere e ciò che sembra rilevante è crearsi un profilo personale efficiente, prestante, capace di suscitare ammirazione.

 Per gli adulti, inseriti in tale contesto, può essere importante ai fini educativi vivere l’accettazione dell’unicità di ogni bambino nel momento esistenziale che lo caratterizza.

Per quanto riguarda l’ambiente di apprendimento, osservando i nostri bambini, emerge l’importanza di insegnare una visione della realtà aderente al vissuto attuale e ai requisiti che saranno loro necessari nel percorso di crescita. Fra i vari requisiti ne sottolineiamo tre.

  • Il bambino riflessivo: Maestra insegnami a pensare, aiutami a riflettere e a guardare ciò che mi circonda con gli occhi della mente e del cuore, insegnami a conoscere i miei pensieri e ad esprimerli.

 proedudid2016-17imm02E’ proprio nella scuola dell’infanzia che è possibile favorire il corretto sviluppo di processi che evidenziano le capacità di ogni bambino di confronto e di elaborazione di informazioni ricevute dai vari canali sensoriali; di collegare tra loro le conoscenze elaborate; di applicare tali conoscenze a situazioni diverse e di cambiare le proprie preferenze e i comportamenti.

E’ bene che l’adulto competente guidi il bambino a comprendere il processo e il perché di ciò che si sta facendo. E’ bene che l’adulto accompagni il bambino a progettare il lavoro, a sviluppare le competenze di pianificazione e di problem –solving.

  • Il bambino costruttore. “Le cose dei bambini e per i bambini si apprendono solo dai bambini.” Loris Malaguzzi

proedudid2016-17imm03L’infanzia va vista e vissuta come un tempo di immense potenzialità nel quale i bambini, attraverso relazioni ed esperienze, possono cominciare a costruire la conoscenza e ad esprimere la propria personalità. Ogni bambino, come ogni essere umano è costruttore attivo di saperi, competenze e autonomie, attraverso originali processi di apprendimento.  Il bambino possiede cento linguaggi,[1] cento modi di pensare, di esprimersi, di capire, di incontrare l’altro attraverso un pensiero che intreccia e non separa le dimensioni dell’esperienza. I cento linguaggi, secondo Loris Malaguzzi, sono metafora delle straordinarie potenzialità dei bambini, dei processi conoscitivi e creativi, delle molteplici forme con cui la vita si manifesta e la conoscenza viene costruita. I cento linguaggi sono da intendersi come disponibilità ad apprendere, disponibilità che si trasforma e si moltiplica, nella cooperazione e nell’interazione tra bambini e tra bambini e adulti. È responsabilità di noi adulti valorizzare tutti i linguaggi, verbali e non verbali, accreditando loro pari dignità, avendo come compito prioritario quello di ascoltarli, riconoscerli, favorendo soluzioni in cui possano emergere molteplici potenzialità.

  • Il bambino premuroso. “I care” prendersi cura dell’altro, degli altri, di tutte le cose.

Don Milani amava ripetere continuamente ai suoi ragazzi: “I care …” come la parola più sacra per un essere umano. Saper prendersi cura degli altri era per proedudid2016-17imm04don Milani un modo di vita carico di attenzione, tenerezza, responsabilità, vigilanza ed empatia. È curioso accorgersi che i bambini spontaneamente amano prendersi cura di un bambino più piccolo, di un cucciolo di animale, di una pianta, di un gioco… Potenziare questo atteggiamento di premura e di cura aiuta il bambino a vivere un senso di appartenenza all’ambiente in cui vive e lo gratifica nel sentirsi responsabile e affidatario di un ruolo importante.

Alla luce di queste osservazioni rilevanti ci si propone di avvicinarci il più possibile a queste dimensioni formative, e a tutte le altre che, via via, si riveleranno necessarie. Per questo abbiamo posto come linee conduttrici per le varie unità di apprendimento di quest’anno tre verbi:

Progetto… costruisco…, mi prendo cura!

che animeranno le attività quotidiane (routine e attività proposte) cercando di attivare processi di ricerca verso le realtà problematiche e non, che via via si presenteranno.

Per questo la progettazione scolastica per l’anno 2016-2017 ha come titolo:

Progetto … Costruisco … Mi prendo cura!

 

Dimensione valoriale

 Restituire valore alla progettazione per garantire consapevolezza e preziosità a ciò che si costruisce e poi riuscire a prendersi cura del proprio mondo, può rendere il bambino protagonista soddisfatto del suo percorso di crescita e offrire così appagamento, speranza e un buon apprendistato che potrà servire per la vita. 

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1^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO: bridging

COSTRUIAMO PONTI: Il topolino Pepe va a scuola: accoglienza ed accettazione

COMPETENZE EUROPEE:

Comunicazione nella madrelingua.

Competenze di base in matematica scienze e tecnologia.

Competenze sociali e civiche.

CAMPI DI ESPERIENZA

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

Il sé e l’altro

LIFE SKILLS

Conoscere e rispettare le regole del vivere in comunità.

Migliorare le relazioni sociali, l’accettazione e la comprensione degli altri.

Competenze specifiche Abilità Conoscenze
  • padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari campi di esperienza;
  • comprendere testi di vario tipo letti da altri;
  • raggruppare ed ordinare secondo criteri diversi, confrontare e valutare quantità, operare con i numeri, contare;
  • utilizzare semplici simboli per registrare, compiere misurazioni mediante semplici segni non convenzionali;
  • collocare nello spazio se stessi, oggetti, persone; orientarsi nel tempo della vita quotidiana; collocare nel tempo eventi del passato recente e formulare riflessioni intorno al futuro immediato e prossimo;
  • manifestare il senso dell’identità personale, attraverso l’espressione consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, controllati ed espressi in modo adeguato;
  • conoscere elementi della storia personale e familiare;
  • giocare e lavorare in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri bambini;
  • saper gestire il gioco e portarlo a termine in maniera autonoma;
  • individuare e distinguere chi è fonte di autorità;
  • interagire con altri, mostrando fiducia nelle proprie capacità comunicative, ponendo domande, esprimendo sentimenti e bisogni, comunicando azioni e avvenimenti;
  • ascoltare e comprendere i discorsi altrui;
  • esprimere sentimenti e stati d’animo;
  • descrivere e raccontare eventi personali, storie, racconti e situazioni.
  • raggruppare secondo criteri (dati o personali);
  • individuare la relazione fra gli oggetti;
  • costruire modelli e rappresentazioni della realtà;
  • superare la dipendenza dall’adulto, assumendo iniziative e portando a termine compiti e attività in autonomia;
  • scoprire e conoscere il proprio corpo, in relazione alla diversità sessuale;
  • manifestare senso di appartenenza: riconoscere i compagni, le maestre, gli spazi, i materia
  • collaborare con i compagni per la realizzazione di un progetto comune;
  • aiutare i compagni più piccoli e quelli che manifestano difficoltà o chiedono aiuto;
  • principali strutture della lingua italiana;
  • elementi di base delle funzioni della lingua;
  • lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali;
  • principi essenziali di organizzazione del discorso;
  • concetti temporali: routine della giornata;
  • concetti spaziali e topologici (vicino/lontano, sopra/sotto, avanti/dietro, destra/sinistra);
  • simboli mappe e percorsi;
  • significato della regola;
  • regole della vita e del lavoro in classe;

 

 

Utenti destinatari Tutti i bambini, le insegnanti, i genitori
Fase di applicazione Settembre- Novembre
Esperienze attivate Formazione delle insegnanti;

Incontri iniziali con i genitori;

Attività con i bambini a scuola;

Festa dei nonni, festa del libro ecc.

Metodologia Partendo dall’esperienza vissuta dei bambini, passando alla rielaborazione e poi alla produzione di elaborati, dando grande importanza al processo meta cognitivo.
Risorse interne ed esterne Interne: le insegnanti delle sezioni e tutta la comunità educante, gli ambienti della scuola

Esterne: i genitori, il territorio

 

PIANO DI LAVORO UDA 1

SPECIFICAZIONE DELLE FASI

Fasi Attività Strumenti Esiti/prodotti
1:  Vado a scuola: benvenuti e bentornati.

 

Presentazione del personaggio Pepe.

 

Personaggio Pepe, libri scheda, storie, canzoni, conte, giochi.

Osservazione sistematica durante le attività proposte.

Elaborati riguardanti il topolino Pepe.

Riconoscere ed imparare i nomi dei nuovi compagni di sezione.

Riconoscere l’appartenenza alla propria sezione ed il proprio contrassegno.

Memorizzazione di canzoni e filastrocche.

Elaborato dei nonni.

Mi specchio: scopro il mio viso.

Elaborato del ponte scuola-famiglia.

 

2: Mi diverto con Pepe Cartelloni e giochi per conoscersi e creare legami.

Festa dell’accoglienza.

 

3: Ho tanti nuovi amici In festa con i nonni: elaborato e invito alla festa.
4: Le regole dello star bene insieme Libretto delle regole
Valutazione generale e in base ai livelli di padronanza Il bambino vive serenamente l’ingresso a scuola, comunica ed esprime serenamente sentimenti, stati d’animo e bisogni, rispetta le regole di convivenza, le proprie cose e quelle altrui, si orienta correttamente negli spazi di vita e si muove con sicurezza e mette in atto autonomie adeguate all’età.

 

LIVELLI DI PADRONANZA
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Si esprime attraverso cenni, parole, frasi, enunciati relativi a bisogni e sentimenti.

Esegue in corretta sequenza operazioni che riguardano il proprio corpo, la cura personale, l’alimentazione e che seguono routine note (mettersi gli indumenti, lavarsi le mani, sedersi a tavola….)

Interagisce con i compagni nel gioco; esprime i propri bisogni e le proprie esigenze con cenni, parole e frasi, talvolta su interessamento dell’adulto.

Esprime sentimenti, stati d’animo, bisogni in modo comprensibile; interagisce con i pari scambiando informazioni ed intenzioni relative ai giochi ed ai compiti

Esegue in autonomia le routine apprese ordinando le diverse azioni correttamente.

Gioca con i compagni scambiando informazioni ed intenzioni e stabilendo accordi nel breve periodo.

Si esprime attraverso la lingua con frasi brevi e semplici, ma strutturate correttamente.

Colloca correttamente nel tempo della giornata le azioni abituali e le riferisce in modo coerente.

Partecipa attivamente al gioco simbolico; partecipa con interesse alle attività collettive.

Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.

Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana.

Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.

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2^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO:

COSTRUIAMO STRADE…DI LUCE E SPERANZA

COMPETENZE EUROPEE

Comunicazione nella madrelingua

Competenze di base in matematica, scienze e tecnologia

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Consapevolezza ed espressione culturale

CAMPI DI ESPERIENZA

I discorsi e le parole

La conoscenza del mondo

Il Sé e l’altro

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni e colori

LIFE SKILLS Creatività, Comunicazione efficace, capacità di risolvere problemi…
Competenze specifiche Abilità Conoscenze
  • Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari campi di esperienza;
  • Comprendere testi di vario tipo letti da altri;
  • Riflettere sulla lingua, sulle regole e il suo funzionamento
  • Porre domande, discutere confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni, azioni;
  • Raggruppare e ordinare secondo criteri diversi, confrontare e valutare quantità, operare con i numeri, contare;
  • Acquisire ed interpretare l’informazione;
  • Individuare collegamenti e relazioni, trasferire in altri contesti;
  • Assumere comportamenti corretti per la sicurezza, la salute propria ed altrui e per il rispetto delle persone, delle cose, dei luoghi e dell’ambiente; seguire le regole di comportamento e assumersi responsabilità;
  • Padroneggiare linguaggi espressivi, artistici e visivi
  • Il bambino è capace di interagire con altri, mostrando fiducia nelle proprie capacità comunicative;
  • Ascoltare e comprendere i discorsi altrui;
  • Formulare frasi di senso compiuto;
  • Comprendere e rielaborare mappe e percorsi;
  • Elaborare previsioni ed ipotesi;
  • Individuare l’esistenza di problemi e della possibilità di affrontarli e risolverli
  • Esplorare e rappresentare lo spazio utilizzando codici diversi;
  • Interpretare e produrre simboli, mappe e percorsi;
  • Rispondere a domande su un testo; utilizzare semplici strategie di memorizzazione;
  • Collaborare con i compagni per la realizzazione di un progetto comune;
  • Conoscere l’ambiente culturale attraverso l’esperienza di alcune tradizioni;
  • Inventare storie ed esprimersi attraverso diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione.
  • Serie e ritmi (prima con materiale concreto e poi con disegni)
  • Figure e forme principali (triangolo, quadrato, cerchio);
  • Principali forme di espressione artistica (recita di Natale);
  • Semplici strategie di memorizzazione;
  • Tecniche di rappresentazione grafica, audiovisiva e corporea;
  • Gioco simbolico
Utenti destinatari Tutti i bambini
Fase di applicazione Metà novembre – fine febbraio
Esperienze attivate
  • Festa di Natale
  • Progetto educazione stradale
  • Festa di Carnevale
  • Spettacolo teatrale dei genitori
  • Progetto orto (fine febbraio)
Metodologia Partendo dall’esperienza vissuta dei bambini, passando alla rielaborazione e poi alla produzione di elaborati, dando grande importanza al processo meta cognitivo.
Risorse interne ed esterne Interne: insegnanti di sezione e tutta la comunità educante

Esterne: genitori; sala teatro.

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PIANO DI LAVORO UDA 2

SPECIFICAZIONE DELLE FASI

Fasi Attività Strumenti Esiti/prodotti
1 – Progetto e costruisco il mio presepe Storia del Presepe, la tradizione.

Collaborazione con la famiglia per la costruzione del presepe in classe.

Storia, problematizzazione, musiche, poesie, filastrocche,

Osservazioni, materiale strutturato (semaforo, segnali…)

Carta, varie tipologie di colori, materiale di recupero.

Elaborato di Natale,

Presepe in classe,

Spettacolo natalizio,

Memorizzazione di canzoni, capacità di mettersi in gioco in pubblico,

Segnali stradali,

Elaborato delle maschere degli animali,

Canzoni e balletti di carnevale.

 

2 – Progetto e preparo la festa di Natale

Lettura della storia “Il Presepe lo facciamo noi!”

Problem solving.

Realizzazione festa di Natale.

3 – In viaggio con Pepe ed i suoi amici

Pepe presenta i suoi amici animali.

 

4 – Il carnevale degli animali

Collaborazione scuola-famiglia per la preparazione dello spettacolo dei genitori per carnevale
Valutazione sommativa e  in base ai livelli di padronanza Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno e le attività manipolative. Sviluppa interesse per l’ascolto della musica, per la fruizione di opere.

Individua semplici soluzioni a problemi di esperienza.

Collabora e partecipa ad attività collettive.

 

LIVELLI DI PADRONANZA
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Esegue consegne elementari riferite ad azioni immediate. Esegue consegne relative a compiti strutturati e precisi. Sa illustrare un breve racconto in sequenza e lo drammatizza insieme ai compagni. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni, interagisce con i compagni nel gioco e nel lavoro, scambiando informazioni e opinioni.
Si orienta nello spazio prossimo e vi si muove con sicurezza. Riproduce ritmi sonori e grafici. Si orienta correttamente negli spazi di vita (scuola, sala teatro); esegue percorsi. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra; segue correttamente un percorso.
Pone domande su operazioni da svolgere o problemi da risolvere. Applica la risposta suggerita. Pone domande su procedure da seguire, applica la risposta suggerita e generalizza l’azione. Di fronte ad una procedura o ad un problema nuovo, trova le soluzioni note; se falliscono ne tenta di nuove; chiede aiuto all’adulto o alla collaborazione dei compagni se non riesce. Di fronte a problemi nuovi ipotizza diverse soluzioni e chiede la collaborazione dei compagni o la conferma dell’insegnante per scegliere quale applicare.
Partecipa alle attività collettive mantenendo brevi periodi di attenzione Partecipa alle attività collettive apportando contributi utili e collaborativi in condizione di interesse. Collabora al lavoro di gruppo, presta aiuto ai compagni più piccoli o in difficoltà su sollecitazione dell’adulto Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento.
Controlla alcuni schemi motori di base. Segue semplici ritmi attraverso il movimento. Si muove seguendo accuratamente ritmi. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva

 

3^UNITA’ DI APPRENDIMENTO:

COSTRUISCO IL MIO GIARDINO

COMPETENZE EUROPEE: Competenze nella madrelingua, Competenze di base in matematica, scienze, Imparare ad imparare, Competenze sociali e civiche CAMPI DI ESPERIENZA: I discorsi e le parole, La conoscenza del mondo Il Sé e l’altro, Il corpo e il movimento, Immagini, suoni e colori
LIFE SKILLS Capacità di prendere decisioni e di risolvere problemi, creatività, gestione delle emozioni.
Competenze specifiche Abilità Conoscenze
  • Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa e verbale in vari campi di esperienza;
  • Individuare le trasformazioni naturali su di sé e nella natura;
  • Porre domande, discutere, confrontare fatti, eventi, ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni;
  • Individuare collegamenti e relazioni e trasferirli in altri contesti (familiare, sociale, del territorio);
  • Assumere comportamenti corretti per la salute dell’ambiente.
Il bambino è capace di:

  • Descrivere, raccontare, raggruppare secondo criteri;
  • Individuare relazioni fra oggetti;
  • Porre domande sulle cose e la natura;
  • Progettare, inventare forme oggetti, storie, situazioni;
  • Elaborare previsioni e ipotesi;
  • Individuare semplici collegamenti;
  • Utilizzare le informazioni possedute per risolvere semplici problemi di esperienza quotidiana legati al vissuto diretto;
  • Individuare il materiale occorrente e i compiti da svolgere sulla base delle consegne fornite dall’adulto;
  • Collaborare con gli altri ad un progetto comune;
  • Ppartecipare attivamente ad un’attività;
  • Manifestare interesse per i membri del gruppo, ascoltare, prestare aiuto, interagire nella comunicazione, nel gioco nel lavoro.
  • Lessico fondamentale per la descrizione dell’ambiente naturale;
  • Periodizzazioni;
  • Numerosità;
  • Serie e ritmi;
  • Semplici strategie di organizzazione del proprio tempo e lavoro.
Utenti destinatari Tutti i bambini.
Fase di applicazione Febbraio – Aprile
Esperienze attivate Festa del papà, Pasqua, Gita ecc.
Metodologia Partendo dall’esperienza vissuta dei bambini, passando alla rielaborazione e poi alla produzione di elaborati, dando grande importanza al processo meta cognitivo.
Risorse interne ed esterne Interne: insegnanti di sezione e tutta la comunità educante

Esterne: collaborazione con i genitori

 

PIANO DI LAVORO UDA 3

SPECIFICAZIONE DELLE FASI

Fasi Attività Strumenti Esiti/prodotti
1 – Progettiamo e costruiamo il nostro giardino/orto in classe:

  • la semina
Esplorazione e manipolazione degli elementi naturali (terra, acqua, semi, bulbi).

Semina in sezione.

Storia, filastrocche, materiali naturali. Riconoscere le sequenze del ciclo di vita del seme.

Formulare ipotesi da verificare attraverso l’esperienza, rilevare un problema e cercare la soluzione.

Imparare ad amare e rispettare l’ambiente.

2 – Gestione dei rifiuti; Pepe e la regola delle tre R:

  • riduci
  • riutilizza
  • ricicla.
Storia di “Pepe e… la regola delle 3 R”.

Creo con i diversi tipi di tappi (costruisco, gioco, classifico…)

Storie, tappi di diverse misure e colori, vaschette, polistirolo, plastica, rotoli di carta vuoti) Osservare e classificare le differenze (misure, colori), le quantità.

Riconoscere le sequenze della storia: Riduci la quantità dei rifiuti, Riutilizza gli oggetti più volte, Ricicla correttamente i rifiuti)

3 – Festeggiamo il papà Elaborato e poesia. Canzone, poesia, carta e colori di vario tipo. Memorizzazione di canzoni e poesia, elaborato festa del papà.
4 – Festeggiamo la Pasqua Elaborato e poesia. Canzone, poesia, carte e colori di vario tipo. Memorizzazione di canzoni e poesia, elaborato festa di Pasqua.
Valutazione sommativa e in base ai livelli di padronanza Il bambino spontaneamente mette in atto strategie di riutilizzo, riduzione, riordino.

 

LIVELLI DI PADRONANZA
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Su richiesta insistente il bambino mette in atto apprendimenti affrontati Nel lavoro cooperativo strutturato il bambino mette in atto le strategie apprese Il bambino agisce autonomamente, progetta, costruisce Il bambino e spontaneamente promuove la collaborazione delle strategie apprese e le comunica.

 

4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO:

COSTRUISCO LA FESTA PER I MIEI TRAGUARDI RAGGIUNTI

COMPETENZE EUROPEE

Comunicazione nella madrelingua

Competenza di base in matematica, scienze e tecnologia

Spirito di iniziativa e intraprendenza

CAMPI DI ESPERIENZA

I discorsi e le parole,

La conoscenza del mondo

Il Sé e l’altro

Il corpo e il movimento

Immagini, suoni, colori

LIFE SKILLS  
Competenze specifiche Abilità Conoscenze
  • esprimere e rappresentare emozioni, affetti e traguardi raggiunti;
  • collocare nello spazio se stessi, oggetti, persone;
  • assumere e portare a termine compiti ed iniziative, pianificare ed organizzare il proprio lavoro, organizzare semplici progetti
  • scoprire e osservare la realtà che ci circonda;
  • elaborare previsioni ed ipotesi;
  • ripercorrere verbalmente le fasi di un lavoro, di un compito, di un’azione eseguiti.
  • conoscenza delle risorse benefiche del territorio in cui abito;
  • linee del tempo;
Utenti destinatari Tutti i bambini.
Fase di applicazione Maggio – Giugno
Esperienze attivate Festa della mamma

Festa di fine anno

Metodologia Partendo dall’esperienza vissuta dei bambini, passando alla rielaborazione e poi alla produzione di elaborati, dando grande importanza ai traguardi raggiunti
Risorse interne ed esterne Interne: insegnanti di sezione e tutta la comunità educante

Esterne: collaborazione con i genitori

 

PIANO DI LAVORO UDA 4

SPECIFICAZIONE DELLE FASI

Fasi Attività Strumenti Esiti/prodotti
1 – Mi prendo cura di un bene prezioso: l’acqua Elaborato, poesia per la festa della mamma.

Organizzazione della festa della mamma e di fine anno

Storia, filastrocche, materiali naturali, canzoni, carte di vario tipo, colle.

Contatto con il territorio.

Elaborati per le feste.

Spettacolo per la mamma, di fine anno, consegna dei diplomi.

2 – L’acqua nel nostro territorio: l’acqua termale Visita presso uno stabilimento. Elaborati, disegni e foto, reperti sul proprio territorio.
Valutazione in base ai livelli di padronanza Il bambino è appagato dai traguardi raggiunti; prende l’iniziativa, collabora e partecipa. Esegue valutazioni sul proprio lavoro e sulle proprie azioni, consapevolezza di sé.

 

LIVELLI DI PADRONANZA
1 2 3 4
Su richiesta insistente il bambino mette in atto apprendimenti affrontati Nel lavoro cooperativo strutturato il bambino mette in atto le strategie apprese Il bambino agisce autonomamente Il bambino autonomamente e spontaneamente promuove la collaborazione delle strategie apprese.

 

 [1] Invece il cento c’è

Il bambino è fatto di cento.

Il bambino ha cento lingue, cento mani, cento pensieri, cento modi di pensare, di giocare e di parlare, cento sempre cento, modi di ascoltare, di stupire di amare, cento allegrie, per cantare e capire, cento mondi da scoprire, cento mondi da inventare cento mondi da sognare.

Il bambino ha cento lingue (e poi cento, cento, cento) ma gliene rubano novantanove.

Gli dicono: di pensare senza mani, di fare senza testa, di ascoltare e di non parlare, di capire senza allegrie di amare e di stupirsi solo a Pasqua e a Natale.

Gli dicono: di scoprire il mondo che già c’è e di cento gliene rubano novantanove.

Gli dicono: che il gioco e il lavoro la realtà e la fantasia la scienza e l’immaginazione il cielo e la terra la ragione e il sogno sono cose che non stanno insieme.

Gli dicono insomma che il cento non c’è. Il bambino dice: invece il cento c’è. Loris Malaguzzi