Bruco Richetto e l’Arcobaleno

            

Sotto una grande foglia, ai piedi di un abete, viveva una famiglia di bruchi, tutti verdi, composta da: papà bruco, mamma bruco e il figlioletto bruco Richetto.

Bruco Richetto era molto felice insieme a mamma e papà, giocava tutto il giorno, faceva lunghe passeggiate, tutti gli animaletti del bosco erano suoi amici, ma c’era una cosa che lo faceva molto arrabbiare e quando si arrabbiava diventava tutto rosso: anche se era molto piccolo voleva andare a passeggiare da solo nel bosco, però mamma e papà glielo impedivano.

Una mattina, però, Richetto si svegliò presto, prima di mamma e papà, quindi ne approfittò per andare da solo nel bosco.

Cammina cammina, incontrò le formiche che stavano andando a lavorare, si fermò un po’ a parlare e a giocare con loro, poi le salutò e proseguì la sua passeggiata.

Il piccolo bruco non si accorse che si stava allontanando troppo dal suo albero e il cielo era diventato tutto grigio perché le nuvole avevano coperto il sole.

Richetto pensò di tornare a casa, ma, ahimé, non ricordava più qual era il sentiero che portava alla sua foglia. Il bruchetto diventò molto triste e, quando vide il cielo sempre più cupo e sentì le prime gocce di pioggia, gli venne molta paura.

 

Le amiche formiche correvano nel formicaio per ripararsi dalla pioggia, gli animaletti del bosco cercavano riparo nelle loro tane e Richetto si sentì molto solo.

Camminava sempre più veloce per tornare a casa, ma pioveva forte. Cercò quindi riparo in una torre diroccata in mezzo al bosco.

Dopo poco, per fortuna, smise di piovere e il piccolo bruco poté rimettersi in cammino Guardando in alto vide grosse strisce colorate che attraversavano il cielo: che cos’erano?. Non aveva mai visto quelle cose nel cielo!

Richetto decise di seguire quella lunga scia colorata e dopo poco s’accorse di essere vicino alla sua casa. Pieno di gioia, iniziò a correre per andare ad abbracciare mamma e papà, che lo stavano aspettando molto preoccupati.

Dopo essersi scusato e pentito per aver disubbidito, abbracciò forte i suoi genitori e promise che non sarebbe mai più uscito da solo, poi andò a rosicchiare la bella mela rossa che la mamma gli aveva preparato per colazione!

(Morena Ballanti)