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La Sfida dell’Amore nella Società Contemporanea

Nella famiglia ferita, la scommessa dell’amore!

Famiglia Unita

(Danilo Zanella)

É l’amore che dirige i tuoi passi (K. Gibran)

Quando ami, non dire:
“ho Dio nel cuore”,
ma: “sono nel cuore di Dio”.
E non pensare di poter dirigere
i passi dell’amore,
perché è l’amore, se ti ritiene degno,
dirigerà i tuoi passi.
Attuarsi: l’amore altro non chiede!

Potreste chiedere in cuor vostro:
«Come distingueremo nel piacere
ciò che è bene da ciò che non lo è?».
Andate fra i campi e i giardini,
e imparerete che è piacere dell’ape
raccogliere miele dai fiori,
ma è anche piacere del fiore
cedere miele all’ape.
Per l’ape infatti il fiore è fontana di vita,
e per il fiore l’ape è messaggera d’amore,
e per entrambi, ape e fiore,
dare e ricevere è piacere e necessità ed estasi.
Siate, nei vostri piaceri,
come i fiori e le api.

Quando viene la sera
il fiore riavvolge i petali e dorme,
abbracciando il proprio desiderio.
Avvicinandosi il mattino,
apre le labbra al sole.
La vita del fiore è desiderio e appagamento:
lacrima e sorriso. Questa è estasi.
Tu sei, mia cara, la sola persona al mondo
con la quale io mi senta completamente a casa.

– Il “CREDO” dei coniugi cristiani –

1) Crediamo che la famiglia nasce nell’amore di Dio. È Lui che ci ha fatti l’uno per l’altra e ci ha fatti incontrare al di là di ogni umano progetto e “ragionevole” calcolo; fino ad arrivare a “sposarci nel Signore” per sempre: nella felicità, nella prova, nella fedeltà e nella fecondità. ‘Se nel fidanzamento bisogna avere due occhi ben aperti, nel matrimonio bisogna chiuderne sempre uno!’ (Benedetto XVI).

2) Crediamo che la famiglia è luogo e stimolo di crescita, in cui le qualità di ciascuno vengono valorizzate dall’apprezzamento vicendevole, nella linea di quanto consigliato dall’apostolo Paolo ai Romani: «gareggiate nello stimarvi a vicenda» (12,10). Dove le esperienze fatte nei distinti cammini educativi, convergono in un unico progetto, per divenire “una sola carne“.

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Educare con Speranza

Dio non esaudisce
tutti i nostri desideri, ma mantiene
tutte le sue promesse

Dietrich Bonhoeffer

Educare con Speranza

Tutto il buio del mondo non può spegnere la… ‘luce’ del tuo bambino
Il pessimista –senza speranza- guarda un’ostrica e si aspetta un’epatite virale, l’ottimista spera di trovare una perla

1)  Il poeta Charles Péguy

ha ragione quando paragona le tre virtù teologali a tre sorelle: due adulte e una bambina piccina. Vanno per strada tenendosi per mano (le tre virtù teologali sono inseparabili tra di loro!), le due grandi ai lati –la fede e la carità –  la bambina-speranza al centro. Tutti, vedendole, sono convinti che sono le due grandi a trascinare la bambina speranza al centro. Si sbagliano: è la bambina speranza che trascina le altre due; se si ferma essa, si ferma tutto.

2)  La speranza dal cuore dei bambini

Un bambino un giorno decise di  acquistare un regalo per festeggiare l’anniversario di matrimonio dei giovani genitori. Risparmiato il denaro necessario, andò in un grande magazzino, reparto confezioni, per acquistare una camicetta alla moda per mamma, e una camicia per papà.
Ma si ritrovò senza  le misure. La commessa  gli chiese che sarebbe stato utile se avesse potuto almeno descriverli: “sono forse magri, grassi, bassi, alti, o che altro?” “Beh, – rispose il bambino – “mamma e papà sono… sono… sono perfetti!”. Allora la commessa gli consegnò  una bellissima camicetta di  taglia media per mamma e insieme una camicia da uomo per il padre. Qualche giorno dopo,  i genitori festeggiati, in gran segreto, tornarono al negozio per cambiare i regali. La camicetta da donna acquistata era  troppo piccola, e la camicia da uomo era troppo stretta: necessitava una misura più ampia.  Appare evidente che quel bambino stravedeva i suoi genitori con gli occhi dell’amore. L’aspetto  di una persona se la si guarda con gli occhi dell’amore, viene trasfigurato. E’ stato detto che “misura dell’amore è un’amore senza misura!”. Qui dovremo dire che  non solo  è “senza misura” ma anche “senza misure!”.

3)  Grandi uomini di speranza

Senza la speranza non siamo cristiani,
anzi non possiamo neppure essere persone capaci
di sostenere il peso dell’esistenza.
card. Carlo Maria Martini

La tribolazione
produce la costanza,
la costanza una virtù collaudata,

la virtù collaudata la speranza.
Lettera ai romani

Speranze dietro speranze svaniscono,

ma il cuore continua a sperare;
una dietro l’altra
si rompono le onde,
ma il mare non ha mai fine.
Friedrich Ruckert

È la speranza
in  Cristo risorto
che rende sopportabile
la sofferenza,
che mantiene vivo l’amore
e infonde coraggio
nella fede.
Jurgen Moltmann

Sperare vuol dire
continuare ad amare
e a credere
malgrado le volte
che ci siamo stati ingannati,
malgrado le volte
che abbiamo ingannato.
Louis Evely

Chi spera
la beatitudine eterna
niente considera arduo
a confronto di tale speranza.
Tommaso d’Aquino

La speranza vede la spiga
quando i miei occhi di carne
non vedono che il seme
che marcisce nel terreno.
Primo Mazzolari

Lasciare la speranza
significa rinunciare
oltre che al presente
anche all’avvenire
Pearl. S. Buck

La speranza è apertura, attesa

di un nuovo cielo
e di una nuova terra.
Norbert Brox

La causa della speranza
è l’essere giovani,
poiché la gioventù
ha molto futuro e
poco passato.

Contro i dolori
dell’anima esistono solo due rimedi:
la speranza e
la pazienza.
Pitagora

La virtù della speranza
risponde all’aspirazione
alla felicità,
che Dio ha posto
nel cuore di ogni uomo.
Nuovo catechismo

La virtù che amo di più
– dice Dio –
è la speranza
Charles Péguy

Tutto ciò che non è Dio
non può soddisfare
la mia speranza.

In te mi rifugio, o Signore,
ch’io non sia confuso in eterno! Poiché tu sei, o Signore,
la mia speranza,
la mia fiducia, o Signore,
sin dalla mia giovinezza.
Salmo 71

La speranza non è un sogno, ma un modo per tradurre i sogni in realtà.
Joseph L. Suenens

 

Quanta speranza nella famiglia unita?

Parafrasando la parabola del “buon samaritano” (Luca 10,30-37)  mettiamo la coppia/famiglia al posto dell’uomo incappato nei briganti, e dice: «La coppia / famiglia scendeva da Gerusalemme a Gerico per le vie tortuose della storia quando:

Incontrò i tempi moderni…che si accanirono contro la famiglia.

  • Le rubarono la fede, che più o meno aveva conservato,
  • poi le tolsero l’unità e la fedeltà, la serenità del colloquio domestico, la solidarietà con il vicinato. 
  • Passò per quella strada un sociologo. Vide la famiglia ferita sull’orlo della strada e disse: “È morta” e continuò il cammino.          
  • Passò uno psicologo e disse: “Era oppressiva. Meglio che sia finita”.       
  • La incontrò un prete e la sgridò: “Perché non hai resistito? Forse eri d’accordo con chi ti ha assalito?”.
  • Infine passò il Signore: la vide, ne ebbe compassione e si chinò su di lei lavandone le ferite con l’olio della sua tenerezza e il vino del suo amore. Se la caricò sulle spalle e la portò alla Chiesa, dicendo: “Ho pagato per lei tutto quello che c’era da pagare. L’ho acquistato col mio sangue (vita). Non lasciarla sola sulla strada in balia dei tempi. Ristorala con la mia Parola e il mio Pane eucaristico. Al mio ritorno ti chiederò conto di lei. E una volta rigenerata saprà essere un inno alla vita nei figli frutto di tre… AAAMORI”».
Don Danilo